Vai al contenuto

La Luce nell’Onirismo Disgregante: Lacerazioni tra Sogno e Realtà

    La luce come principio di tensione nell’arte

    Nel mio lavoro artistico, la luce non è soltanto un elemento visivo, ma un principio di tensione. È una forza che svela e, allo stesso tempo, frammenta, destabilizzando l’immagine e spingendola in una dimensione che esiste a metà tra il sogno e la realtà. Questo spazio indefinito è il luogo dell’onirismo disgregante, una visione in cui la percezione si dissolve, lasciando emergere frammenti di un immaginario intimo, quasi arcaico, e allo stesso tempo inquietante.

    La luce come forza ambigua e distruttiva

    La luce, in questo contesto, diventa un agente di disgregazione. Diversamente dalla tradizionale idea di luce come simbolo di chiarezza e rivelazione, qui assume un ruolo ambiguo, quasi distruttivo. È una luce che non risolve il buio, ma lo scompone, lo frantuma in segmenti di senso e non-senso. Le figure si svelano solo in parte, come se fossero immerse in un chiarore parziale e sfuggente, che si disperde e svanisce, lasciando intravedere frammenti, mai una totalità.

    Luce e transizione: il confine tra sogno e realtà

    Questo tipo di luce agisce come un elemento di transizione. È quella luminosità che si avverte all’istante del risveglio, quando la logica ordinaria del reale inizia a riprendere il sopravvento, ma i frammenti del sogno sono ancora sospesi nella mente, in una sorta di danza precaria. Attraverso la luce, cerco di catturare questo stato di liminalità, quel confine in cui ogni significato si sfalda e i contorni del visibile diventano porosi, pronti a confondersi con l’invisibile.

    Il cuore del mio lavoro: tensione tra luce e oscurità

    Nell’onirismo disgregante, la luce è dunque una lama sottile, capace di tagliare il velo dell’illusione e insieme di sfaldare l’ordine visivo. È la soglia in cui si incontrano mondi che non appartengono né alla realtà concreta né alla pura dimensione onirica, ma che vivono in uno spazio ibrido, frastagliato, dove il senso si genera dal contrasto e dall’instabilità. E in questa continua tensione tra luce e oscurità, tra svelamento e dissoluzione, si annida il cuore del mio lavoro artistico.

    Commenta