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La crisi del cinema italiano

    Certamente, per analizzare la crisi del cinema italiano, non basterebbero poche righe per liquidare un argomento complesso come questo. Possiamo però vedere di ragionare su alcuni punti fondamentali, che hanno avuto un ruolo importante in questa crisi. 

    Come afferma Nanni Moretti nel suo film “Caro diario“:

    “Il cinema, per me, è una questione di lingua”.

    Nel cinema italiano gli attori parlano l’italiano, se lo parlano, o recitano come se stessero leggendo. La lingua è un problema, poiché il cinema italiano ha sempre svolto un ruolo importante nel far acquisire la lingua italiana a una fascia molto ampia di popolazione analfabeta o semi-colta. Inoltre, le piattaforme streaming e le serie tv sono diventate protagoniste della narrazione moderna, mentre le multisala hanno reso il cinema forse più debole a lungo andare, con le loro spese esorbitanti per la logistica e gestione delle sale. Se pensiamo che solo 6 italiani su dieci vanno al cinema, non è chiaro come facciano a sopravvivere. In poche parole, si va al cinema solo se il film ha un grande impatto visivo e commerciale.

    Un altro punto sono le tematiche del cinema italiano. Ma come si può parlare di crisi della famiglia, immigrazione, lavoro precario, identità sessuale, malattia ed emarginazione in modo così mediocre e banale? Come direbbe Totò:

    “Sei mediocre, puoi sperare solo nell’impegno, perché il talento ti manca”

    Difficilmente mi capita di vedere film esportabili all’estero che trasmettano messaggi universalmente comprensibili pur parlando la nostra lingua, sempre che la lingua non sia un dialetto stropicciato ed infarcito di frasi volgari. E per finire, vedo che molti film vengono aiutati con contributi per meriti che non hanno, film spazzatura, com’è possibile?

    Infine, se ci pensiamo bene, la crisi del cinema italiano riflette la politica. Vince l’astensionismo. La verità è che come dice Nanni Moretti:

    Il cinema è come la vita: a volte è divertente, a volte è triste, a volte è noioso. Ma non importa, continua a girare.

    Emerging Shapes 100 x 70cm

    Questo dipinto ha uno sfondo bianco, che crea un contrasto netto con i colori che si intravedono sotto la superficie. Questi colori emergono dallo sfondo, come se volessero essere visti ma non completamente rivelati. Inoltre, ci sono due riquadri che emergono dallo sfondo, ognuno con i propri colori astratti. Questi riquadri fluttuano nella tela, come se fossero sospesi in aria.

    Emerging shapes 100x70cm

    La combinazione di colori astratti e sfondo bianco crea una sensazione di leggerezza e di movimento, come se le forme stessero danzando o fluttuando nel vuoto. Inoltre, l’uso di colori vivaci e contrastanti crea un senso di energia e vitalità, che rende il dipinto molto dinamico. Disponibile su Saatchi Art.

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